L’edificio oggetto di intervento è situato in un’area non ancora ricompresa nelle zone di espansione del Piano regolatore del 1884-89, ma che ricade in quelle zone interessate da interventi di urbanizzazione del primo novecento, che vanno a costituire la prima periferia storica di Bologna.
L’intervento ha riguardato la ristrutturazione di una porzione di edificio comprendente due piccole unità abitative, che sono state accorpate in una unica. I criteri utilizzati sono stati quelli del restauro, privilegiando la conservazione integrale del tipo edilizio in linea, con la sua distribuzione interna con la scala, dei prospetti esterni che non hanno richiesto interventi o modifiche e nelle scelte il più possibile improntate all’utilizzo di tecniche esecutive e materiali compatibili con il contesto storico e la tutela dell’ambiente (risparmio energetico e bioarchitettura).
Una particolare attenzione è stata prestata alle misure di mitigazione dell’inquinamento acustico provocato dalla linea ferroviaria che passa in aderenza, mediante la sostituzione dei serramenti e opere compensative a verde.
L’intervento ha permesso di realizzare un edificio in classe energetica B.
In copertura sono stati inseriti pannelli per la produzione di acqua calda sanitaria e fotovoltaici per la produzione di energia elettrica.
Dal punto di vista strutturale, gli interventi hanno riguardato il rinforzo dei solai, delle nuove aperture realizzate all’interno e delle connessioni con le murature verticali.