La casa della carità nasce come espressione dell’esigenza della comunità parrocchiale di realizzare lo spirito evangelico tramite l’ascolto della Parola di Dio, la celebrazione dell’Eucaristia, il servizio ai più poveri.
Non si configura, nello spirito e nell’organizzazione, come un istituto o istituzione, ma come una famiglia, cercando in essa di creare un clima fondato sulla comprensione, sull’accoglienza e la collaborazione.
Il responsabile della casa è il parroco, coadiuvato da alcune suore della Congregazione mariana delle Case della Carità (Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla) e l’accoglienza è riservata a persone (ospiti) che vivono condizioni di malattia, disabilità fisica e/o mentale, emarginazione e abbandono e che non hanno alternative di sistemazione. La vita quotidiana si svolge con l’aiuto di volontari che prestano gratuitamente il proprio servizio secondo le necessità (pulizia, preparazione dei pasti, assistenza agli ospiti, trasporti, attività ricreative, preghiera, ecc.).
L’apertura della Casa della Carità di Gaiano risale al 1982.
La nuova struttura, costruita in luogo della preesistente, è un edificio di civile abitazione dimensionato per accogliere un totale massimo di 23 abitanti, riuniti nella stessa comunità famigliare, ma con requisiti strutturali che soddisfano quelli richiesti alle Residenze Sanitarie Assistite.
L’edificio in progetto assume una articolazione dovuta alla scelta degli orientamenti più favorevoli alla luce solare, al fine di ottenere una migliore vivibilità degli ambienti e una unitarietà con il complesso parrocchiale. Le parti compongono un tutto unitario, con al centro un cavedio e la cappella per le celebrazioni e la preghiera che, in questo modo, assume un ruolo centrale e visibile da ogni punto della casa.
Al piano seminterrato sono un alloggio indipendente per due persone, un locale per attività motorie, e locali di servizio oltre a depositi ed autorimesse.
Al piano rialzato, le camere per un totale di 21 posti letto, con servizi igienici accessibili dall’interno, in modo da ridurre i percorsi e preservare l’intimità degli spazi.
La zona giorno comprende cappella, soggiorno/refettorio, studio, cucina con dispensa, servizio igienico con antibagno e ingresso con bussola a doppia porta. Secondo necessità legate a celebrazioni e feste la cappella si apre completamente sul soggiorno, permettendo la partecipazione di tutti.
Sono stati impiegati materiali in bioedilizia. L’intervento adotta soluzioni funzionali e tecnologiche per ridurre al minimo la cementificazione di aree rurali e l’impatto sull’ambiente, conciliando le esigenze di funzionalità dell’attività residenziali con il rispetto del paesaggio circostante.